È prevista l’apertura di un nuovo sportello sugli Accordi per l’Innovazione nel corso di dicembre 2022 con uno stanziamento di 500 Meuro.
“Accordi per l’innovazione” è uno tra i principali incentivi nazionali per le aziende italiane, specialmente di medio – grandi dimensioni, da utilizzare per sostenere i propri progetti di R&S, anche in partenariato con altre imprese e/o università e EPR.
L’attuale regolamento permette di ottenere elevati contributi a fondo perduto e una parte facoltativa di finanziamento agevolato, evitando i limiti di plafond del de minimis odel Temporary Framework.
La spesa minima ammissibili è di 5 meuro..
Di seguito una sintesi del Bando.
Risorse disponibili: 500 milioni.
Destinatari e numero di proposte presentabili: imprese di qualsiasi dimensione con sede in Italia e costituite da almeno due anni:
a) che esercitano attività industriale di produzione di beni o servizi e imprese di trasporto;
b) agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
c) che esercitano attività ausiliarie in favore di imprese di cui alla lettera a) e b);
d) che svolgono attività di ricerca, con personalità giuridica autonoma (centri di ricerca).
I soggetti di cui sopra, fino a un numero massimo di cinque, possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro. Gli organismi di ricerca (come le Università), possono partecipare ai progetti in partenariato, ma solo come coproponenti. Ogni soggetto deve concorrere con almeno il 10% dei costi ammissibili o 5% se pmi.
Sono ammissibili progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento degli stessi tramite lo sviluppo delle seguenti tecnologie abilitanti fondamentali:
- materiali avanzati e nanotecnologia;
- fotonica e micro/nano elettronica;
- sistemi avanzati di produzione;
- tecnologie delle scienze della vita;
- intelligenza artificiale;
- connessione e sicurezza digitale
nell’ambito delle seguenti aree di intervento:
- tecnologie di fabbricazione;
- tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
- tecnologie abilitanti emergenti;
- materiale avanzati;
- intelligenza artificiale e robotica;
- industrie circolari;
- industria pulita a basse emissioni di carbonio;
- malattie rare e non trasmissibili;
- malattie infettive, comprese le malattie trascurate e legate alla povertà;
- strumenti, tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata;
- impianti industriali nella transizione energetica;
- competitività industriale nel settore dei trasporti;
- mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
- mobilità intelligente;
- stoccaggio dell’energia;
- sistemi alimentari;
- sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
- sistemi circolari.
Forma del finanziamento e oggetto della proposta: L’agevolazione è un contributo a fondo perduto del 50% per le spese di ricerca industriale e 25% per sviluppo sperimentale. I progetti presentati con gli organismi di ricerca beneficiano di una maggiorazione del 10% (5% per le grandi imprese). Anche le Regioni possono contribuire con uno stanziamento pari almeno al 5% delle spese ammissibili. Le imprese possono inoltre chiedere un finanziamento agevolato nel limite del 20% del totale spese ammissibili.
L’incentivo è erogato alle condizioni e limiti posti dal Regolamento generale di esenzione (Regolamento UE 651/2014).
Le spese ammissibili devono essere non inferiori a euro 5.000.000, essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda e con una durata compresa tra 18 e 36 mesi.
Per ulteriori info vai al link Ministero dello Sviluppo Economico.