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Pmi e trasformazione digitale. Presentato al Campania Dih il bando del Mise

Sostenere la trasformazione digitale nel settore manifatturiero e in quello dei servizi per promuovere la crescita di competitività dell’intero tessuto produttivo del Paese. Con questo obiettivo il Governo ha introdotto con il Decreto Crescita un intervento agevolativo sulla “Digital Transformation” a sostegno delle piccole e microimprese. Introdotti e moderati da Edoardo Imperiale, direttore generale del Campania Digital Innovation Hub, ne hanno discusso Alessandra De Angelis, Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero Sviluppo Economico, Luigi Gallo, Area Innovazione e Competitività della BU Competitività e Territori di Invitalia, in occasione del webinar “Digital Transformation. Incentivi per la digitalizzazione dell MPmi” tenuto stamattina, venerdì 4 dicembre, e promosso dal Campania Digital Innovation Hub.

Le risorse finanziarie per la concessione delle agevolazioni ammontano a 100 milioni di euro. Le domande di accesso alle agevolazioni, concesse mediante procedura valutativa a sportello, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica, a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020.

Dal pomeriggio del 4 dicembre sul sito di Invitalia sarà disponibile un’area dedicata al bando per dialogare

“Si tratta – ha sottolineato Alessandra De Angelis della Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero Sviluppo Economico – di una misura che guarda alle piccole imprese. Possono partecipare non solo le imprese singole ma anche reti di impresa, consorzi e partenariati. Intendo sottolineare che sono previste garanzie particolari per il finanziamento agevolato, non sono previsti interessi da affiancare per la quota di finanziamento ed è prevista anche una quota a fondo perduto. Questo in un’ottica di massimo sostegno alle imprese in questo periodo così complicato”.

“Da lavoratori e cittadini abbiamo tutti verificato – ha detto Luigi Gallo, Area Innovazione e Competitività della BU Competitività e Territori di Invitalia – come la tecnologia ci stia consentendo oggi di lavorare in modo nuovo. Allo stesso modo anche le imprese, piccole e grandi, stanno sperimentando queste novità per ripensare ai processi produttivi. Uno dei più significativi del bando è quello di favorire la nascita di filiere specializzate su specifici servizi e prodotti. Servono ecosistemi dell’innovazione. Oggi la competizione è su sistemi globali, sono i contesti a fare la differenza e non solo e non più solo le singole imprese”.

Gallo anticipa la pubblicazione di due nuovi bandi: uno a sostegno dell’acquisto di nuovi macchinari destinato alle imprese del Mezzogiorno e un altro a sostegno di progetti di economia circolare.

IL BANDO

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto che definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previste dal Bando “Digital Transformation” Pmi. Per la misura sono stati stanziati 100 milioni di euro dal Decreto Crescita, con l’obiettivo di favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Le domande potranno essere compilate a partire dal prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia. In particolare, si ricorda che possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, risultino;

  • iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a euro 100.000,00;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Le Pmi in possesso dei predetti requisiti possono presentare, anche congiuntamente tra loro, purché in numero comunque non superiore a dieci imprese, progetti realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, compresi il consorzio e l’accordo di partenariato in cui figuri, come soggetto promotore capofila, un Dih-digital innovation hub o un Edi-ecosistema digitale per l’innovazione, di cui al Piano nazionale Impresa 4.0.

Le Pmi, ai fini dell’accesso alle agevolazioni, devono operare in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere, nonché, al fine di accrescerne la competitività e in via sperimentale per gli anni 2019-2020, nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un’ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili.

Sulla base dei settori ammessi, nell’allegato n. 1 del provvedimento attuativo dell’intervento sono identificate le attività economiche ammissibili.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei soggetti proponenti mediante l’implementazione di:

  • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    • all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    • al software;
    • alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    • ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

I progetti di spesa devono, inoltre, essere realizzati nell’ambito di una unità produttiva dell’impresa proponente ubicata su tutto il territorio nazionale, prevedere un importo di spesa non inferiore a euro 50.000,00 e non superiore a 500.000,00; essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni e prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata dal soggetto beneficiario, una proroga del termine di ultimazione non superiore a 6 mesi.

I progetti agevolabili nell’ambito dell’intervento Digital Transformation possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.

Per entrambe le tipologie di progetto ammissibili a beneficio le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50 per cento, articolata come segue:

  • 10% sotto forma di contributo;
  • 40% come finanziamento agevolato.

Fermo restando l’intensità agevolativa e l’articolazione dei benefici sopra indicate, le agevolazioni per i progetti di innovazione di processo o dell’organizzazione sono concesse alle condizioni ed entro le intensità massime di aiuto previste dall’articolo 29 del regolamento UE 651/2014, mentre le agevolazioni per i progetti di investimento vengono concesse nei limiti e secondo i massimali stabiliti dal Regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 “de minimis”.

Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno, in un periodo della durata massima di 7 anni.

Le domande di accesso alle agevolazioni, concesse mediante procedura valutativa a sportello di cui all’art. 5 d.lgs. n. 123/98, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica, a partire dalle ore 12.00 del 15 dicembre 2020.

Per accedere alla procedura informatica è richiesta l’identificazione del compilatore (legale rappresentante del soggetto beneficiario o della capofila in caso di una forma aggregata o associata) tramite il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o, in alternativa, mediante il sistema di gestione delle identità digitali di Invitalia.

Le domande di agevolazione pervenute sono ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le istanze presentate nello stesso giorno sono, a tal fine, considerate come pervenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione.

Ciascun soggetto, sia in forma singola che congiunta, può presentare, nell’ambito del presente intervento, una sola domanda di accesso alle agevolazioni che può riguardare unicamente:

  • un progetto di innovazione di processo o
  • di innovazione dell’organizzazione ovvero
  • un progetto di investimenti.

Alla domanda di accesso alle agevolazioni dovrà essere allegato anche lo statuto e l’atto costitutivo dei proponenti e, in caso di aggregazioni, il contratto sottostante ai rapporti tra le parti.