Approvato e registrato dalla Corte dei Conti il decreto direttoriale 9 giugno 2020 del Ministero dello sviluppo economico per la «Digital Transformation»: le imprese possono ottenere contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato per la digitalizzazione. I fondi disponibili assommano a 100 milioni di euro.
Ammissibilità
Ai fini dell’ammissibilità, i progetti devono essere realizzati nell’ambito di un’unità produttiva ubicata sul territorio nazionale. Devono prevedere un importo di spesa non inferiore a 50 mila euro e non superiore a 500 mila euro. Devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di accesso ed essere ultimati non oltre il termine di 18 mesi decorrenti dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Su richiesta motivata, il ministero può concedere una proroga di 6 mesi del termine di ultimazione del progetto.
Fondo perduto e finanziamento agevolato
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una
percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, di cui il
10% sotto forma di contributo a fondo perduto e il 40% come finanziamento
agevolato. Il finanziamento agevolato deve essere restituito dal soggetto
beneficiario senza interessi a decorrere dalla data di erogazione dell’ultima
quota a saldo delle agevolazioni, secondo un piano di ammortamento a rate
semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni
anno, in un periodo della durata massima di sette anni.
Adempimenti del beneficiario
Il soggetto beneficiario deve effettuare i pagamenti dei titoli di spesa
attraverso modalità che consentano la loro piena tracciabilità e la loro
riconducibilità ai titoli di spesa a cui si riferiscono. Deve tenere a
disposizione tutti i documenti giustificativi, relativi alle spese
rendicontate, per i 10 anni successivi al completamento del programma di
investimento. In ogni caso, i documenti giustificativi di spesa devono essere
conservati sotto forma di originali o, in casi debitamente giustificati, sotto
forma di copie autenticate o su supporti per i dati comunemente accettati, comprese
le versioni elettroniche di documenti originali. Impresa deve consentire e
favorire, in ogni fase del procedimento, anche mediante sopralluoghi, lo
svolgimento di tutti i controlli, ispezioni e monitoraggi disposti dal
ministero, dalla commissione europea e da altri organismi nazionali o
dell’Unione europea competenti in materia, questi possono essere svolti al fine
di verificare lo stato di avanzamento dei progetti e le condizioni di
mantenimento delle agevolazioni. L’impresa, con la presentazione della domanda,
si impegna a corrispondere a tutte le richieste di informazioni, dati e
rapporti tecnici periodici disposte dal ministero allo scopo di effettuare il
monitoraggio dei progetti agevolati. Si impegna a garantire che sia mantenuto
un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per
tutte le operazioni relative all’intervento, ferme restando le norme contabili
nazionali. Si impegna a comunicare tempestivamente eventuali variazioni dei
soggetti sottoposti alla verifica antimafia e a comunicare le successive
modificazioni e integrazioni, intervenute nel periodo di realizzazione del
progetto.
Procedura di accesso
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazioni saranno definiti con successivo provvedimento. I beneficiari sono le imprese che operano nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e nel settore turistico. In questo caso gli incentivi sono per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali. Possono presentare le richieste anche le imprese commerciali.
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