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Il Mondo piange Francesco, il Papa che parlava di AI

Il Mondo piange Papa Francesco. Il Pontefice ha lavorato per gli ultimi, per i diritti, per la pace nel Mondo. Attento a tutti i temi si è spesso occupato delle nuove sfide della tecnologia ed in particolare di AI. 

“Lavoro sì, ma illuminato dalla morale” la sintesi, secondo alcuni osservatori, del suo pensiero. Nel suo intervento al vertice del G7, nel giugno 2024, Papa Francesco aveva lanciato un accorato e strutturato appello ai leader mondiali. 

“L’intelligenza artificiale, se non regolata dall’etica, rischia di produrre ingiustizie sociali, escludere i più fragili e rimpiazzare l’uomo con il calcolo; è uno strumento affascinante e tremendo al tempo stesso” aveva sottolineato. 

Il Pontefice ha sempre parlato “di un uso responsabile”, dei vantaggi dell’AI “come l’accesso al sapere e il sollievo dai lavori usuranti” ed ancora aveva sottolineato che le macchine possono operare scelte, ma non decisioni, che richiedono discernimento, saggezza, responsabilità: “Condanneremmo l’umanità a un futuro senza speranza, se sottraessimo alle persone la capacità di decidere su loro stesse e sulla loro vita, condannandole a dipendere dalle scelte delle macchine”.

Nell’incontro con i grandi della terra aveva anche avvertito che questa ‘rivoluzione cognitivo-industriale’ può anche accentuare le disuguaglianze: “Fra nazioni avanzate e nazioni in via di sviluppo, fra ceti sociali dominanti e ceti sociali oppressi”.

Un invito, dunque, ad aprirsi ai cambiamenti ma con la voglia e la determinazione di governarli. 

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