
“La transizione digitale non è una questione solo tecnologica: è una sfida prima di tutto umana” cosi Edoardo Imperiale, direttore editoriale di Infosfera (magazine nazionale sulla cultura digitale, innovazione e tecnologia edito dal Campania Dih – Rete Confindustria), a margine dell’evento “Dall’uomo all’algoritmo. Etica, automazione, produttività”. Il talk presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli.
“Il tema è centrale – ha sottolineato – in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale non è più soltanto uno strumento al servizio dell’uomo, ma un attore che sempre più spesso incide sulle decisioni, sui modelli produttivi, sul lavoro, sulle nostre vite. È proprio da questa esigenza che nasce Infosfera: uno spazio di dialogo tra sapere accademico, imprese e istituzioni, pensato per raccontare e governare i grandi cambiamenti. Un luogo in cui informare significa anche formare: generare consapevolezza, alimentare il dibattito pubblico, offrire strumenti di comprensione per affrontare con lucidità e senso etico la complessità del nostro tempo”.
“Infosfera vuole contribuire a costruire, in questa particolare fase storica, una cultura dell’innovazione capace di tenere insieme progresso e responsabilità” ha concluso.
“Mettere l’uomo al centro non è operazione impossibile, nulla di nuovo, abbiamo già fatto cosi in passato” ha detto padre Paolo Benanti, Presidente della Commissione Al per l’informazione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Professore della Pontificia Università Gregoriana, e membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
“Quando si è sviluppata l’automobile abbiamo messo l’uomo al centro – ha spiegato – facendo nascere il codice della strada, per avere regole e per evitare che l’uomo finesse sotto le macchine. Si tratta di riconoscere chi guida, il pedone ed il guardrail. Più cambia il lavoro, più macchine ci sono e più dovremo concentrarci sull’uomo e farlo da Napoli, che ha una grande tradizione umanista, ha un valore importante; la sfida è immaginare e costruire una moderna innovazione di processo. Un cambiamento sfidante per tutti”.
Nessuna paura, dunque, per padre Benanti “l’etica non è avere paura ma capire quale è il bene che vogliamo costruire”.
“Dobbiamo rifuggire da una visione meramente protettiva rispetto agli effetti indotti dall’Intelligenza Artificiale. C’è bisogno di politiche che mirino a una sua diffusione, certo sostenibile e inclusiva, ma a tutti i livelli, a cominciare dalle Pmi” ha detto Costanzo Jannotti Pecci, Presidente dell’Unione industriali di Napoli.
“Dobbiamo finanziare lo sviluppo dell’AI, supportando operatori economici che rischiano altrimenti di lasciare spazio alla concorrenza estera. Ciò significa – ha argomentato Pecci – che dobbiamo contrastare e prevenire i rischi dell’IA, come ad esempio bios algoritmici che favoriscano le discriminazioni, ma nel contempo dobbiamo promuovere interventi che agevolino la governance dell’innovazione, in primo luogo assicurando la formazione dei nuovi profili professionali necessari”.
L’incontro, nel ciclo dei talk del Magazine Infosfera, ha visto la partecipazione di Sebastiano Maffettone, Direttore dell’Osservatorio Ethos LUISS, professore emerito di Filosofia morale presso l’Università Luiss di Roma, Maurizio Manfellotto, Presidente Campania DIH – Rete Confindustria Scarl e Gerardo Canfora Rettore dell’Università degli Studi del Sannio. La moderazione di Cristian Fuschetto.