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Le misure in campo con la manovra ed il nuovo anno

Alcune novità della Manovra finanziaria, ed una sintesi per titoli, in attesa di Finance For Innovation della prossima settimana. 

Si ferma a dicembre la Decontribuzione Sud, ma con la manovra finanziaria entrano in gioco tre incentivi alle assunzioni previste già dal Decreto Coesione e rifinanziate fino al 2027. Si tratta del Bonus Giovani, Donne e Zes.  Le misure, scattate a settembre, valgono complessivamente 253 milioni di euro ripartiti così: 38,5 milioni per il bonus giovani, 41,4 milioni per il bonus donne e 173,2 milioni per il bonus Zona Economica Speciale. 

Nel dettaglio, il Bonus Giovani è un incentivo all’assunzione di under 35 mai occupati. Prevede per i datori di lavoro privati che assumono questa categoria di giovani con un contratto a termine o a tempo indeterminato, dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025, un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali per 24 mesi nel limite di 500 euro mensili per ciascun lavoratore. L’esonero sale fino a 650 euro se le assunzioni interessano Abruzzo, Molise, Campania Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.

Con il Bonus Donne si incentivano le agevolazioni all’assunzione di donne “svantaggiate”  attraverso un contratto a tempo indeterminato dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025 e prevede l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato, fino a un massimo di 650 euro mensili non oltre i 24 mesi. Il bonus è riconosciuto a donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Sono esclusi i rapporti di lavoro domestico. 

Il Bonus Zes, invece, si rivolge alle assunzioni presso sedi o unità produttive ricadenti nelle unità Zes del sud di under 35, disoccupati dal almeno 24 mesi. Per ciascun dipendente assunto a tempo indeterminato dal 1 settembre 2024 al 31 dicembre 2025 è previsto l’esonero per un massimo di 24 mesi del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite di 650 euro su base mensile (con esclusione dei premi e contributi Inail).

La manovra ha riconfermato poi le agevolazioni su lavoro notturno e straordinari nei giorni festivi nel settore turistico ricettivo e termale. Ai lavoratori del comparto turistico e a quelli degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, è riconosciuto un trattamento integrativo speciale. La misura si applica ai lavoratori di questi settori con redditi non superiori a 40mila euro nel periodo d’imposta 2024.

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