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Digital, resta il divario Nord – Sud ma il dato può cambiare perché il Mezzogiorno è in movimento 

 

Un quadro con luci ed ombre quello della digitalizzazione del sud. Se gli ultimi sei anni registrano un incremento del 51% delle imprese innovative nel meridione del Paese, segnando un più 25% rispetto alla media nazionale, si registra invece un livello ancora troppo basso di digitalizzazione ferma al 55,8% delle imprese meridionali. E’la sintesi degli ultimi dati Istat.

Di contro al nord est le imprese che utilizzano servizi digitali avanzati sono il 64,5% . Fondamentale per ridurre il gap nord – sud risulta il ruolo che in questo contesto possono giocare le università e i centri di ricerca per la formazione, le associazioni di categoria, le reti.

Un grande aiuto viene poi dai fondi europei, che contribuiscono con finanziamenti mirati a programmi di formazione per competenze adeguate e di implementazione delle infrastrutture digitali. Al sud, infatti, sono sempre di più le imprese in cerca di personale qualificato che però si scontrano spesso con l’assenza di capitale umano specializzato.  

Altro handicap risulta essere la scarsa connettività e l’accesso limitato alla banda larga: i dati Istat dicono che solo il 60% delle famiglie meridionali ha accesso alla connessione internet veloce, rispetto all’80% della media nazionale. Un dato a macchia di leopardo che sbiadisce ancora di più nelle aree rurali del mezzogiorno. 

Un grande aiuto su questo fronte viene dal Pnrr, che ha tra i suoi obiettivi il completamento della rete nazionale ultraveloce e di telecomunicazione 5G su tutto il territorio nazionale.  

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