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Frattasi: “25mila interessati da direttiva Nis2″…poi la sfide dei giovani e delle scuole elementari


“Ora vanno fatte delle verifiche e credo che la quantità di soggetti della platea della direttiva Nis2 sulla sicurezza informatica sarà attorno ai 20-25 mila, se non di più”. Lo ha spiegato il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi a margine del convegno ‘Competitività alla prova della cybersecurity – La sicurezza informatica in Italia e in Europa tra innovazione e regole’ nella Sala Matteotti della Camera. 

La direttiva si applica ad oltre 80 tipologie di soggetti pubblici e privati, incluse tante pubbliche amministrazioni, che dovranno rafforzare le misure di sicurezza. “Ho sentito oggi – ha detto – parole di apprezzamento per il lavoro dell’Agenzia, soprattutto in vista della preparazione della Nis2 e il suo impatto nel nostro Paese, che ha portato ad avvicinarsi al mondo del privato per un rapporto di stretta collaborazione. Questa era una via obbligata per l’applicazione della Nis2 che è una normativa impegnativa, perché riguarda una quantità di soggetti estesa, vasta. Passiamo da una platea ridotta della Nis1, qualche centinaio di soggetti, per una platea oltre i 20mila operatori tra soggetti pubblici e privati. Ora stiamo chiudendo le operazioni che porteranno a maggio al consolidamento della platea. Abbiamo erogato e messo a disposizione una piattaforma, da noi allestita, che ha operato fino al 28 febbraio, più un extra time per i soggetti già censiti fino al 10 marzo”. “

Poi ha aggiunto: “Entro aprile emaneremo gli obblighi di base a cui saranno chiamati tutti i soggetti importanti e essenziali della Nis2. Sono obblighi appunto di base, e devono essere rispettati da tutta la platea e sono trasversali, si applicano a ogni ambito e settore e sono la prima piattaforma che dobbiamo rispettare, sulla quale costruiremo gli obblighi di lungo termine”. 

La sfida è culturale

“Noi abbiamo fatto un accordo con il ministro dell’Istruzione Valditara per introdurre elementi di educazione digitale a scuola, e lo stiamo portando avanti. C’è un gruppo che sta lavorando tra noi e il ministero per introdurli. Qualcuno ha detto: non alle elementari, ma io dico sì, anche alle elementari, perché ormai il digitale è una cosa con cui i bambini piccoli hanno confidenza. Vanno introdotti da quando i bambini per esempio hanno 7 anni. Poi vedranno i tecnici del ministero dell’Istruzione” ha argomentato alla iniziativa. 

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