La bussola per la competitività, voluta dalla Commissione Europea ed online da alcune settimane, delinea una chiara cornice strategica per orientare i lavori dell’Europa.
La bussola traccia il percorso che farà dell’Europa il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti futuri sono inventati, fabbricati e commercializzati e nel contempo il primo continente a impatto climatico zero.
Negli ultimi vent’anni l’Europa non è riuscita a tenere il passo con le altre grandi economie a causa del persistente divario nella crescita della produttività. Purché agisca con urgenza per affrontare gli annosi ostacoli e le debolezze strutturali che la frenano, l’UE dispone di quel che serve per invertire la tendenza: una forza lavoro talentuosa ed istruita, capitali, risparmi, mercato unico, infrastrutture sociali uniche nel loro genere.
“L’Europa – hanno sottolineato i vertici UE – ha tutto quel che serve per vincere la corsa al vertice. Ma allo stesso tempo deve superare le sue debolezze per riconquistare competitività. La bussola per la competitività concreta le eccellenti raccomandazioni della relazione Draghi in una tabella di marcia. Ora abbiamo un piano. Abbiamo la volontà politica. Ci servono rapidità e unità. Il mondo non ci aspetterà. Tutti gli Stati membri sono d’accordo: è il momento di passare all’azione.”
Tre principali aree di intervento: innovazione, decarbonizzazione e sicurezza
La relazione Draghi ha indicato tre esigenze trasformative per stimolare la competitività; la bussola definisce l’impostazione da seguire per ciascuna e presenta una selezione di misure faro per rispondervi, nelle linee che seguono.
- Colmare il divario di innovazione – L’UE deve riavviare il motore dell’innovazione. L’intenzione è instaurare un habitat per le nuove start-up innovative, promuovere la leadership industriale nei settori ad alta crescita basati su tecnologie deep tech e promuovere la diffusione delle tecnologie tra le imprese consolidate e le PMI. A tal fine la Commissione proporrà l’iniziativa sulle gigafactory di IA (AI Gigafactories) e la strategia per l’IA applicata (Apply AI) per guidare lo sviluppo e l’adozione dell’IA in settori chiave dell’industria. Presenterà piani d’azione sui materiali avanzati, le tecnologie quantistiche, le biotecnologie, la robotica e le tecnologie spaziali. Una specifica strategia dell’UE su start-up e scale-up affronterà gli ostacoli che impediscono alle nuove imprese di emergere ed espandersi. La proposta di un 28o regime giuridico semplificherà le norme applicabili, compresi gli aspetti d’interesse di diritto societario, diritto fallimentare, diritto del lavoro e diritto tributario, e ridurrà i costi del fallimento. In questo modo le imprese innovative potranno fruire di un unico complesso di norme ovunque investano e operino nel mercato unico.
- Tabella di marcia comune per la decarbonizzazione e la competitività – La bussola ravvisa nei prezzi elevati e volatili dell’energia un problema fondamentale e stabilisce le aree di intervento che favoriranno l’accesso a un’energia pulita e a prezzi accessibili. L’imminente patto per l’industria pulita esporrà un approccio alla decarbonizzazione basato sulla competitività, che faccia dell’UE un luogo attraente per la produzione, anche per i settori ad alta intensità energetica, e promuova le tecnologie pulite e nuovi modelli di business circolari. Il piano d’azione per l’energia a prezzi accessibili contribuirà a ridurre i prezzi e i costi dell’energia, mentre l’atto legislativo sull’accelerazione della decarbonizzazione industriale estenderà le autorizzazioni accelerate ai settori in transizione. La bussola prevede inoltre piani d’azione specifici per i settori ad alta intensità energetica, come la siderurgia, la metallurgia e l’industria chimica, che costituiscono la colonna portante del sistema manifatturiero europeo ma sono anche i più vulnerabili in questa fase della transizione.
- Ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza – La capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze ruoterà attorno a partenariati efficaci. L’UE gode già della rete più ampia e in più rapida crescita di accordi commerciali al mondo, che copre 76 paesi in rappresentanza di quasi la metà degli scambi commerciali dell’Unione. Per continuare a diversificare e rafforzare le catene di approvvigionamento europee, la bussola evoca una nuova gamma di partenariati per il commercio e gli investimenti puliti che contribuiscano a garantirle l’approvvigionamento di materie prime, energia pulita, combustibili sostenibili per i trasporti e tecnologie pulite da tutto il mondo. Nel mercato interno la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà d’introdurvi una preferenza europea nei settori e tecnologie critici.
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