Passi in avanti, dettati dalle crisi e dal mercato che cambi ma il percorso lungo. La pandemia ha obbligato le imprese a ripensare gli asset, a puntare sulla digitalizzazione. Molti gli interventi per innovare, per puntare sula cybersecurity, in generale sulle nuove tecnologie.
“Tuttavia il sistema delle imprese italiane, a livello di complessivo e al netto delle eterogeneità, “ancora deve fare strada per la transizione digitale“. E’ quanto sostiene Stefano Costa, primo ricercatore presso il Servizio per l’analisi e la ricerca economica e sociale dell’Istat, commentando i risultati del ‘Rapporto sulla competitività dei settori produttivi’ dell’istituto statistico.
Il rapporto sottolinea che “la maggioranza delle imprese adotta meno di tre tecnologie”.
Nota stampa
Il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, giunto alla undicesima edizione, fornisce un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano. Si tratta di un prodotto digitale composto da un e-book e da un’appendice statistica di indicatori settoriali scaricabili dal sito istituzionale Istat all’indirizzo ARCHIVIO
L’appendice statistica valorizza l’ampia informazione disponibile sui settori economici. Per ciascun comparto viene offerta una base dati di oltre 70 indicatori, ove possibile in serie storica e con dettagli settoriali, territoriali, dimensionali e per varie tipologie d’impresa. Nel corso degli anni tali database sono stati progressivamente arricchiti con informazioni provenienti dai registri statistici sulle imprese e relative alla forza lavoro interna alle imprese, agli scambi con l’estero, ai gruppi aziendali, alla presenza sul territorio.
Per ogni settore della manifattura e dei servizi sono inoltre disponibili schede di sintesi che riportano i principali indicatori sulla struttura, le strategie e la performance delle imprese. Le informazioni di natura congiunturale presenti nelle schede sono aggiornate in tempo reale e scaricabili dalla pagina web ISTAT